Il contesto

Il legislatore, con l’art. 26 del dl n. 76 del 16/07/2020 ha fornito le prime indicazioni sul funzionamento di una «piattaforma per la notificazione digitale degli atti della pubblica amministrazione.

La normativa vigente, più in generale, consente di notificare atti ad imprese, professionisti iscritti agli ordini professionali e Pubbliche amministrazioni purché la trasmissione avvenga alla Pec (posta elettronica certificata) presente nei pubblici registri, pena la nullità dell’atto.

Attualmente le Pubbliche amministrazioni e le Imprese di servizi trasmettono atti con valore legale a imprese, professionisti e Pa attraverso il servizio postale universale di Poste Italiane o in taluni casi attraverso operatori privati dotati di apposita licenza. 

La notifica digitale rispetto al servizio tradizionale svolto tramite raccomandata AR presenta indubbi vantaggi quali:

  • risparmio dei costi per la stampa ed imbustamento degli atti da notificare
  • risparmio dei costi di notifica per raccomandate AR
  • risparmio dei costi ancora più evidente in caso di atti giudiziari con un costo di notifica tradizionale estremamente elevato
  • notifica immediata dell’atto rispetto ai tempi tecnici tradizionali con inevitabile ripercussione positiva sui tempi di pagamento legati alla data di notifica dell’atto
  • riduzione delle mancate notifiche rispetto alle problematiche tradizionali (ad esempio sconosciuto all’indirizzo, irreperibilità, eccetera) con inevitabile ripercussione positiva sui tempi di pagamento legati alla data di notifica dell’atto.